Affinché NON siano più sfruttati

Di Marco Fantoni




Ne avevamo già accennato sul terzo numero della rivista nel 1999 di questa iniziativa. Ora ritorniamo a parlarne in quanto come Caritas Ticino collaboriamo allo sviluppo del progetto con un contributo finanziario di USD 20'000.
Si tratta di un'iniziativa dei Padri Somaschi, che anche nella nostra regione hanno avuto in passato una forte presenza e che attualmente si limita a Padre Giancarlo Riva presso la Parrocchia di Mendrisio.
Lo scopertine/copo del progetto è quello di accogliere bambini e bambine che vivono sulla strada, con tutte le conseguenze che possiamo immaginare; dallo sfruttamento sessuale, ai furti, alle droghe, con ricadute sulla salute, sulla dignità della vita in generale. L'educazione diventa dunque un tassello fondamentale per questa infanzia.
La città di Kandy, situata nel centro-sud dell'isola accoglie una piccola comunità religiosa internazionale di Padri Somaschi, composta da un sacerdote spagnolo, un religioso filippino ed uno indiano, con il coordinamento della Curia Generale di Roma. Ed è appunto a Kandy che il vescovo della diocesi, Mons. Vianney Fernando, constatando la crescita della delinquenza minorile, dei molti bambini abbandonati per le strade, dal numero sempre più grande di bambini sfruttati e messi sul mercato dagli stessi genitori per la moderna piaga del turismo sessuale, ha voluto coinvolgere i Padri Somaschi per farsi carico dell'opera. Si tratta della costruzione, in una delle aree più povere della diocesi, di una casa per l'accoglienza di questi bambini con lo scopertine/copo di dar loro, innanzitutto, un luogo ove vivere, un'istruzione e per seguirli fino al loro inserimento nel mondo del lavoro. In seguito è previsto, con l'arrivo di personale locale preparato, di ripartire i bambini in fasce di età, in case famiglia sul modello europeo.
La costruzione è prevista per accogliere 25 bambini, senza distinzione di religione e il contributo finanziario di Caritas Ticino permetterà alla congregazione di poter completare l'opera nell'arco di un anno, viste anche le difficoltà che i cattolici incontrano in questo Paese e le lungaggini burocratiche. Attualmente 15 bambini sono ospitati in un appartamento preso in affitto.
L'opera che i Padri Somaschi intendono realizzare può essere paragonata a molte altre nei diversi paesi poveri nel mondo. Lo scopertine/copo di accogliere bambini abbandonati e sfruttati è il medesimo di altri casi. È un lavoro che è fatto sugli effetti di molti problemi. Quello messo maggiormente in evidenza in questo progetto è probabilmente quello dello sfruttamento sessuale di bambini e bambine. Come detto, gli stessi genitori, per poter racimolare qualche soldo, mandano i loro figli sulle strade.
Il problema, molto complesso, deve essere visto partendo dalla fonte. Spesso chi si reca nei paesi terzi, per scopertine/copi sessuali proviene dal Nord, dall'Occidente. È dunque da qui che dobbiamo partire, da noi. Evidentemente non è facile bloccare questo circolo vizioso, che come molti altri ha i suoi interessi ben difesi da gente senza scrupoli.
Cosa possiamo fare noi? Parlarne è già uno sforzo. Si rischia di mettere carne al fuoco col rischio che bruci assieme ad altra che nessuno vuole gustare. In effetti, il rischio di sottoporre alla gente i diversi problemi che ci circondano, scaturisce l'effetto contrario, cioè nessuno si interessa più di niente.
Il problema del turismo del sesso è appunto un problema anche di turismo. Coinvolge dunque agenzie di viaggio, compagnie aeree e amministratori locali. Certo un'agenzia di viaggio non può verificare con quali scopertine/copi un o una cliente vogliono recarsi in un determinato paese. Tantomeno la compagnia aerea. Indagare in questo senso si rischia di violare la vita privata di una persona. Dunque tutte le strade sono chiuse? Pare di si, anche perché chi si trova a lavorare in questi paesi denota un aumento di questo tipo di "turismo".
Questo discorso viaggia parallelo a quello della povertà locale. Purtroppo, come detto, gli stessi genitori costringono i propri figli a "vivere" sulla strada per poter ottenere qualche soldo in più. È dunque un mordersi la coda. L'impossibilità di arrestare il fenomeno alla fonte ma anche la difficoltà di limitarne le conseguenze.
L'obiettivo che il progetto dei Padri Somaschi si propone, è anche questo. Trasmettere quell'educazione di base che permetta a giovani ed adulti di non allargare la piaga di infanzie con un futuro già scritto.